Multe virtuali per chi non rispetta i diritti dei disabili
GROSSETO. Alla fine quelle che lasceranno sul parabrezza saranno solo multe virtuali ma sicuramente da grandi saranno automobilisti più rispettosi e cittadini più sensibili. Perché è proprio questo...
GROSSETO. Alla fine quelle che lasceranno sul parabrezza saranno solo multe virtuali ma sicuramente da grandi saranno automobilisti più rispettosi e cittadini più sensibili. Perché è proprio questo lo scopo del progetto “Birba” (l’acronimo sta per “Bambini in ricerca barriere accessibilità”) che a partire da gennaio approda in via sperimentale nelle scuole primarie grossetane (18 le classi coinvolte negli istituti comprensivi 2 e 5, per un totale di 368 alunni) per far conoscere ai bambini delle classi quarte e quinte le difficoltà della vita quotidiana dei disabili motori e sensoriali alle prese con auto parcheggiate sugli scivoli e motorini che sfrecciano sui marciapiedi, solo per fare due esempi di “storie di ordinaria inciviltà”.
Tre le fasi del progetto, partendo dagli incontri formativi in classe in cui due disabili (uno motorio e uno sensoriale) racconteranno il loro quotidiano percorso a ostacoli in città mentre un agente della Polizia municipale di Grosseto parlerà del Codice della strada e delle regole da rispettare per tutelare il diritto alla mobilità di tutte le persone. Nella fase successiva i bambini dovranno invece rielaborare la precedente esperienza per realizzare una vignetta con uno slogan da stampare sul blocchetto delle multe virtuali. Sarà un’apposita commissione a scegliere gli elaborati più meritevoli. A giugno, infine, l’esperienza sul campo: i bambini versione “vigili urbani in erba” verranno accompagnati nel quartiere a multare i grossetani incivili con le loro sanzioni simboliche. E, c’è da scommetterci, non ci sarà nessuna tolleranza per i “birba...nti”. Il progetto partirà a gennaio ma è stato lanciato ufficialmente ieri nella Sala Pegaso della Provincia. Una data non casuale visto che il 3 dicembre è la Giornata internazionale dedicata alla disabilità. A promuovere il progetto Birba in via sperimentale nella nostra provincia, partendo da esperienze simili portate avanti con successo in altre realtà, è il Tavolo per la disabilità che fa parte del Forum del terzo settore della Provincia di Grosseto ed è coordinato da Luciana Pericci, presidente dell’Unione italiana ciechi di Grosseto. A presentarlo ieri insieme alla Pericci c’erano anche Lorella Ronconi che fa parte dello stesso Tavolo, l’assessore provinciale alle pari opportunità Tiziana Tenuzzo, gli assessori comunali Luca Ceccarelli e Arsenio Carosi e l’ispettore della Municipale di Grosseto Francesco Fanfani. «Il quotidiano per noi disabili è faticoso - ha detto Luciana Pericci - perché vogliamo essere il più possibile cittadini autonomi ma gli ostacoli sono molti. Le buone pratiche esistono, la sensibilità delle istituzioni è cresciuta ma continuiamo a fare i conti con l'egoismo e la maleducazione della gente».
L'unica alternativa è educare al rispetto e alla responsabilità i più piccoli. Le loro multe non faranno male al portafoglio, ma alla coscienza sicuramente sì.
Sara Landi

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