martedì 18 dicembre 2012

LAVERACRONACA - Giornale on line di inchieste e cultura
Disabili e sessualità: storia di una battaglia
Lunedì 26 Settembre 2011 11:20
Disabili e sessualità: ovvero due concetti difficili da sovrapporre o da immaginare insieme.L’argomento è piuttosto delicato e lo avevamo affrontato già in passato dalle pagine di questo giornale per cercare di capire come si svolge la sessualità delle persone disabili. O, quantomeno, per dare a queste persone uno spazio nel quale parlarne dato che l’argomento viene spesso visto come tabu.
“La Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità sancisce il loro diritto a farsi una famiglia. Questo implica necessariamente vivere la propria sessualità.” A parlare è Lorella Ronconi, presidente di una associazione provinciale che si occupa di abbattimento di barriere architettoniche e culturali, membro della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto nonchè poeta; e disabile ella stessa. “Ho una malattia rara, ne è colpita 1 persona ogni 50 mila; si tratta di una particolare patologia ossea.”

È lei a guidarci nel delicato mondo della sessualità dei disabili. "Purtroppo, l'idea comune è che i disabili siano creature asessuate, malate e per questo da tenere alla larga dal sesso.” Invece, come ci conferma, non è così. “Per queste persone è una sofferenza incredibile. Per fare un esempio, magari un ragazzo autistico non riesce a comunicare ma ha comunque degli ormoni e di conseguenza avverte una pulsione sessuale rischiando anche di diventare nervoso, aggressivo.”
A cosa è dovuta questa mancanza di attenzione per il problema della sessualità dei disabili?
“Sicuramente ad un retaggio culturale che vede la persona disabile come una persona da compatire, malata, un eterno bambino da difendere e coccolare. È un problema di mentalità. E la maggior parte di loro è costretta a rinunciare a una vita affettiva e sessuale.”
Come potrebbe essere affrontata la questione?
“Nei paesi del nord Europa ad esempio, vi è un’altra mentalità: partendo dal presupposto che nei bambini fino ai 2 anni, come gli stessi pediatri indicano, le coccole ricevute dai genitori sono propedeutiche all’accrescimento intellettuale ed affettivo, è medicalmente e scientificamente provato che questo approccio migliora anche le facoltà intellettive delle persone con ritardo. La sessualità in quei paesi è vista come riabilitazione.”
Nella pratica, in che modo si esplica questa visione della sessualità?
“In questi paesi del nord Europa come dicevo, da molti anni esistono associazioni che si occupano del problema. Lì è prevista la figura dell’ assistente sessuale, vale a dire una persona (uomo o donna) che, dopo un corso di specializzazione, offre contatti sessuali ai disabili: massaggi, carezze, abbracci, coccole, escludendo naturalmente rapporti sessuali completi.”
Non c’è il rischio che, nell’immaginario collettivo, queste figure  possano esser assimilate o accostate a quelle delle Escort o degli accompagnatori? “No, nella professionalità dell’assistente sessuale vi è proprio un regolamento che prevede la mancanza dell’ atto sessuale, solo un contatto. Nei paesi del nord vi è un corso professionale para-infermieristico, 3 anni con il rilascio di un diploma; sono persone che possono lavorare a loro volta nelle case famiglia, centri diurni di assistenza ecc… Mentre è facile, qui da noi, sentire storie di disabili che magari si rivolgono a prostitute.”
Tornando alla figura dell’assistente sessuale il disabile ne trae effettivo giovamento? “Si,come dicevo non viene fatto sesso completo, ma si riesce a migliorare l’affettività o la sessualità di una persona diversamente abile che di per se non ha possibilità di avere una relazione sessuale.”
Quindi secondo voi sarebbe una soluzione?“Potrebbe essere una soluzione; ognuno ha diritto alla propria sessualità, è una cosa del tutto personale. Si tratta di un bisogno fisico, per chi desidera un contatto, una carezza, l’assistente sessuale potrebbe essere una risposta.”
Quale è la situazione in Italia in riferimento a queste figure?“Qui la figura non è riconosciuta: anche se a Roma sono nati, da un po’ di tempo, master specialistici per medici o psicologi sull’ affettività e sessualità delle persone diversamente abili. Tra l’altro segnalo che esiste una associazione, la Adn, (associazione diritti negati) di Torino che dal 2007, insieme alla Asl, ha uno sportello di consulenza e orientamento sulla sessualità per i disabili. È già importante che se ne inizi a parlare.”
Secondo voi in futuro ci sarà la possibilità di vedere la figura dell’assistente sessuale anche nel nostro paese?“Magari non avremo mai la figura degli assistenti sessuali, ma almeno psicologi, medici, infermieri che sappiano dare informazione alle persone, questo ci auguriamo di si: ultimamente qualcosa si muove, pur solo nell'ambito dell'iniziativa di singole associazioni, come dicevo prima. Già il fatto che ci siano sedi universitarie che danno la specialistica in questo campo vuol dire che c’è attenzione su questo argomento.”
Quindi lamentate anche una mancanza di supporto psicologico sull'argomento?“Senza dubbio, non c’è la cultura dello psicologo che aiuti la famiglia ad un percorso di conoscenza anzichè vergogna su questo tema. In Italia mancano informazioni nei consultori delle Asl. Per fare un esempio pratico, una persona disabile non sa a chi rivolgersi se vuole avere un bambino, se vuole fare sesso e ha bisogno di informazioni. Non se ne parla mai, c’è una grande mancanza di informazione.”
In chiusura, pensa che questa vostra battaglia sulla sessualità dei disabili avrà mai risultati concreti?“Questa è una battaglia culturale, non so se ci sarà qualcuno che ci darà considerazione. L’Italia è il paese della famiglia tradizionale, certi argomenti si fatica ad affrontarli.”

Pierfrancesco Palattella


mercoledì 5 dicembre 2012

progetto birba per gli alunni delle primarie 

Multe virtuali per chi non rispetta i diritti dei disabili

GROSSETO. Alla fine quelle che lasceranno sul parabrezza saranno solo multe virtuali ma sicuramente da grandi saranno automobilisti più rispettosi e cittadini più sensibili. Perché è proprio questo...

      GROSSETO. Alla fine quelle che lasceranno sul parabrezza saranno solo multe virtuali ma sicuramente da grandi saranno automobilisti più rispettosi e cittadini più sensibili. Perché è proprio questo lo scopo del progetto “Birba” (l’acronimo sta per “Bambini in ricerca barriere accessibilità”) che a partire da gennaio approda in via sperimentale nelle scuole primarie grossetane (18 le classi coinvolte negli istituti comprensivi 2 e 5, per un totale di 368 alunni) per far conoscere ai bambini delle classi quarte e quinte le difficoltà della vita quotidiana dei disabili motori e sensoriali alle prese con auto parcheggiate sugli scivoli e motorini che sfrecciano sui marciapiedi, solo per fare due esempi di “storie di ordinaria inciviltà”.
      Tre le fasi del progetto, partendo dagli incontri formativi in classe in cui due disabili (uno motorio e uno sensoriale) racconteranno il loro quotidiano percorso a ostacoli in città mentre un agente della Polizia municipale di Grosseto parlerà del Codice della strada e delle regole da rispettare per tutelare il diritto alla mobilità di tutte le persone. Nella fase successiva i bambini dovranno invece rielaborare la precedente esperienza per realizzare una vignetta con uno slogan da stampare sul blocchetto delle multe virtuali. Sarà un’apposita commissione a scegliere gli elaborati più meritevoli. A giugno, infine, l’esperienza sul campo: i bambini versione “vigili urbani in erba” verranno accompagnati nel quartiere a multare i grossetani incivili con le loro sanzioni simboliche. E, c’è da scommetterci, non ci sarà nessuna tolleranza per i “birba...nti”. Il progetto partirà a gennaio ma è stato lanciato ufficialmente ieri nella Sala Pegaso della Provincia. Una data non casuale visto che il 3 dicembre è la Giornata internazionale dedicata alla disabilità. A promuovere il progetto Birba in via sperimentale nella nostra provincia, partendo da esperienze simili portate avanti con successo in altre realtà, è il Tavolo per la disabilità che fa parte del Forum del terzo settore della Provincia di Grosseto ed è coordinato da Luciana Pericci, presidente dell’Unione italiana ciechi di Grosseto. A presentarlo ieri insieme alla Pericci c’erano anche Lorella Ronconi che fa parte dello stesso Tavolo, l’assessore provinciale alle pari opportunità Tiziana Tenuzzo, gli assessori comunali Luca Ceccarelli e Arsenio Carosi e l’ispettore della Municipale di Grosseto Francesco Fanfani. «Il quotidiano per noi disabili è faticoso - ha detto Luciana Pericci - perché vogliamo essere il più possibile cittadini autonomi ma gli ostacoli sono molti. Le buone pratiche esistono, la sensibilità delle istituzioni è cresciuta ma continuiamo a fare i conti con l'egoismo e la maleducazione della gente».
      L'unica alternativa è educare al rispetto e alla responsabilità i più piccoli. Le loro multe non faranno male al portafoglio, ma alla coscienza sicuramente sì.
      Sara Landi

      lunedì 3 dicembre 2012

      Io Sono Io - 03 dicembre 2012


      03 Dicembre 2012

      3 dicembre 2012 è la Giornata Internazionale dei diritti delle Persone con Diversa Abilità

      Il 3 dicembre del 1992 segnò una data storica per le Nazioni Unite, l’Organismo diede vita alla “Giornata Internazionale della disabilità”. Per la prima volta l’ONU prese un impegno solenne verso le persone affette da disabilità e la giornata odierna è un’occasione per riflettere sulle barriere che ostacolano le persone disabili nella loro quotidianità e un invito per i Paesi ad impegnarsi per i loro diritti affinché queste barriere diventino sormontabili.

      Disabili, la giornata internazionale.
      "Ancora troppe barriere architettoniche"

      In Italia sono 3 milioni, nel Mondo 1 miliardo. Il presidente Napolitano: "Preservare e sviluppare gli importanti risultati già ottenuti  per assicurare un effettivo sostegno". Cgil: "Inclusione sempre più difficile, serve un piano lavoro"di VALERIA PINI


      Oltre 1 miliardo di persone, il 15% della popolazione mondiale. E solo in Italia i disabili sono 3 milioni. In molti vivono su carrozzine o accompagnati da cani guida. Si celebra oggi la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, istituita dall'Onu nel 1981 con l'obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità globale. Quest'anno il tema della Giornata è Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva ed accessibile per tutti. In Italia, ma anche in tanti altri paesi, la questione resta una delle priorità, ma fra i problemi c'è anche quello di aiutare le famiglie e dell'inserimento nel mondo del lavoro. Napolitano. "Nella difficile situazione finanziaria ed economica che il paese attraversa e che ha purtroppo acuito le condizioni di disagio delle categorie più deboli, ogni sforzo deve essere compiuto per preservare e sviluppare gli importanti risultati già ottenuti  per assicurare un effettivo sostegno alle persone con disabilità", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio in occasione della giornata dedicata ai disabili.

      I dati. Secondo l'ultima rivelazione dell'Istat (2004), la maggior di persone con handicap vive in famiglia e poco meno di 200.00 nei presidi socio-sanitari. In molti sono anziani (1,9 milioni) e il 66,2% è donna. Per tutti il problema è quello dell'accesso ai servizi e della gestione del quotidiano, che ricade gran parte delle volte sui familiari. "Sono le famiglie, nella stragrande maggioranza dei casi, a prendersi cura delle persone diversamente abili e lo fanno tra grandi difficoltà - ha aggiunto Napolitano -. Desidero anche far giungere il mio vivo apprezzamento alle iniziative che si svolgono oggi in tutto il paese e che testimoniano l'esistenza di una fitta e attiva rete di associazioni e di servizi che si adoperano per attutire difficoltà, promuovere diritti e facilitare l'integrazione dei disabili". 

      Le barriere. Fra gli obiettivi principali della giornata portare l'attenzione sulla rimozione delle barriere architettoniche. "Le barriere alla partecipazione ed inclusione delle persone con disabilità continuano ad essere moltissime, in tutto il mondo e nel nostro Paese: si tratta - ricorda l'Anffas, associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale - di barriere materiali e anche e soprattutto culturali. Si tratta di barriere che negli ultimi anni, anche a causa della situazione di crisi internazionale, hanno assunto il nome di 'vincoli di bilancio' o di 'carenza di risorse'. Ma che sono in realtà principalmente frutto di problemi culturali e di approcci obsoleti e discriminatori al tema della disabilità nelle politiche di molti Paesi, tra cui l'Italia".

      Il mondo del lavoro.
       Fra i punti da affrontare per favorire l'inclusione sociale dei disabili c'è poi quello dell'inserimento nel mondo del lavoro. Ma anche qui molto resta da fare. "Il processo di inclusione dei disabili nella vita quotidiana diventa ogni anno, specie in questi ultimi segnati da una crisi profondissima, sempre più difficile. Bisogna interrompere questo processo attraverso la promozione di un piano straordinario per il lavoro dei disabili", dice la responsabile dell'ufficio politiche disabilità della Cgil, Nina Daita. Secondo la dirigente sindacale la crisi economica "ha prodotto il progressivo azzeramento dei fondi destinati alle persone con disabilità", ma ha anche "incentivato un comportamento vergognoso e irresponsabile contro la disabilità stessa, diffondendo nell'opinione pubblica l'idea che esistano solo falsi invalidi".
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      I bisogni espressi dai disabili

      Wordle: I bisogni espressi dai disabili
      Realizzato sulla base delle risposte alle domande aperte conwww.wordle.net
      PUBLISHED IN:  ON MARZO 18, 2009 AT 12:18 PM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Invito a presentare osservazioni, note, contributi, etc

      Come già ricordato durante gli incontri del 10 Ottobre 2008 e dello scorso 29 Gennaio, per dare voce anche a coloro che hanno partecipato attivamente alla realizzazione dell’indagine sul campo, invitiamo tutte le associazioni, gli enti e i singoli rilevatori a redigere un breve testo in cui si descrivano riflessioni e osservazioni generali relative alle esperienze vissute partecipando all’indagine sulla qualità della vita delle persone disabili.
      Gli interventi potranno riguardare vari aspetti, come ad esempio, riflessioni e note circa la partecipazione diretta all’indagine sul campo, una lettura dei dati della ricerca (tratti dalle slide o da eventuali altre elaborazioni che potrete richiedere), proposte, commenti e suggerimenti vari purchè pertinenti con il tema dell’indagine.
      Tutto il materiale che potrà essere utile alla predisposizione di tali contributi, è scaricabile da questo blog o consultabile previa richiesta a Simurg Ricerche o alla Segreteria Tecnica del Forum dell’Amministrazione Provinciale di Grosseto.
      Gli interventi, che verrano successivamente raccolti in brevi schede all’interno del rapporto finale, dovranno pervenire entro il prossimo 30 Marzo alla Segreteria Tecnica del Forum dell’Amministrazione Provinciale (e-mail:forum@provincia.grosseto.it – fax: 0564/410907), o a Simurg Ricerche (e-mail: simurg@simurgricerche.it – fax: 0586/210460).
      PUBLISHED IN:  ON MARZO 13, 2009 AT 11:47 AM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Materiale utile: sommario rapporto disabili

      Andando avanti nella condivisione del materiale prodotto daSimurg Ricerche, è possibile scaricare il sommario del rapporto sulla ricerca delle persone disabili che vivono in provincia di Grosseto.
      PUBLISHED IN:  ON MARZO 13, 2009 AT 11:00 AM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Incontro 30 Gennaio 2009

      Proseguendo il lavoro di condivisione, il prossimo Venerdì 30 Gennaio alle ore 16:00, presso la Sala Consiliare – Palazzo della Provincia  – Piazza Dante, 35 (Grosseto), si terrà un nuovo incontro per raccogliere ulteriori suggerimenti, proposte ed osservazioni in merito all’indagine sui bisogni e la qualità della vita delle persone disabili.
      Prendendo spunto dai primi risultati già presentati all’ultimo incontro – lo scorso 10 Ottobre 2008 – e, per agevolare una rapida conclusione della ricerca che sta muovendo le sue battute finali, si prega di presentare le proprie osservazioni entro la data fissata per la riunione. Tutte le proposte potranno, pertanto, essere recapitate a Simurg Ricerche (e-mail: simurg@simurgricerche.it – fax: 0586/210460) o alla Segreteria Tecnica del Forum dell’Amministrazione Provinciale (e-mail: forum@provincia.grosseto.it – fax: 0564/410907).

      Primi risultati dell’indagine – incontro 10 Ottobre

      Al fine di valutare insieme l’esperienza e raccogliere proposte e suggerimenti per le elaborazioni finali del rapporto di ricerca sull’indagine svolta si terrà un incontro Venerdì 10 Ottobre alle ore 15.30 presso il Palazzo dela Provincia in Piazza Dante - sala Pegaso.
      L’incontro sarà diviso in due parti: 
      • nella prima parte saranno esposti alcuni risultati dell’indagine, con le prime elaborazioni effettuate e una prima proposta di indice del rapporto di ricerca finale (scarica la presentazione)
      • nella seconda parte, coerentemente con il modello dell’Osservatorio sociale ‘partecipato’, tutti i partecipanti all’incontro potranno suggerire argomenti di analisi e approfondimento sui temi oggetto dell’indagine.
      PUBLISHED IN:  ON SETTEMBRE 30, 2008 AT 3:14 PM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Attenzione: errore nel questionario familiare

      Grazie alla segnalazione di un rilevatore ci siamo purtroppo accorti di un piccolo errore nel questionario familiare. (continua…)
      PUBLISHED IN:  ON NOVEMBRE 30, 2007 AT 5:44 PM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Monitoraggio interviste

      Alcune precisazioni ad uso dei rilevatori sul monitoraggio in corso d’opera del lavoro svolto: (continua…)
      PUBLISHED IN:  ON NOVEMBRE 26, 2007 AT 12:53 PM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Kit del rilevatore

      Il kit del rilevatore comprende:
      PUBLISHED IN:  ON NOVEMBRE 9, 2007 AT 9:22 AM  LASCIA UN COMMENTO  

      Corso formazione rilevatori (22-10-2007)

      Si è conclusa la fase di concertazione che ha coinvolto numerose associazioni di volontariato, enti pubblici ed istituti scolastici. Gli incontri che si sono svolti in passato hanno fatto sì che gli strumenti che verranno utilizzati per l’indagine sul campo, fossero un prodotto condiviso da tutti.
      Con la conclusione di questo importante momento, si è aperta la seconda fase che prevede, appunto, la rilevazione. Gli intervistatori, che in questi mesi hanno seguito le varie tappe della concertazione, sono stati riuniti, lunedì 22 Ottobre, dai ricercatori della Simurg per affrontare il percorso della formazione. In quell’occasione hanno ricevuto, oltre ai due questionari (familiare e individuale), del materiale di supporto allo svolgimento dell’indagine sul campo.
      Tutti gli elenchi consegnati saranno utili canali di reperimento di contatti con i disabil.
      Attualmente stiamo predisponendo ulteriore materiale da consegnare ai rilevatori in modo da agevolare maggiormente il loro compito. A breve, pertanto, saremo in grado di dare avvio all’indagine sul campo.
      PUBLISHED IN:  ON OTTOBRE 30, 2007 AT 10:45 AM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Questionari familiare e individuale (revisione del 01-10-2007)

      Sono disponibili i due questionari (familiare e individuale) rivisti sulla base delle osservazioni nate a seguito dell’incontro (19-09) svoltosi tra Luciana Pericci, Lorella Ronconi, Cinzia Mazzuoli e Anna Martini, e delle note inviateci da Annalisa Marzot (Comune di Grosseto). Nonostante siano scaduti i termini per la consegna di ulteriori riflessioni e considerazioni, rimaniamo a disposizione per apportare ai due documenti grosse modifiche; pertanto, i due questionari non sono ancora da considerarsi definitivi.
      Non appena si sarà conclusa questa fase di concertazione, fisseremo la data per la formazione dei rilevatori.
      PUBLISHED IN:  ON OTTOBRE 3, 2007 AT 10:32 AM  LASCIA UN COMMENTO  
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      Indagine Qualita della Vita Persone disabili 2007






      Indagine della vita sulle persone disabili 2007 -2008 - Provincia di Grosseto